Giro del Delfinato 2023, meraviglioso Giulio Ciccone! L’abruzzese trionfa a La Bastille, Jonas Vingegaard vince la classifica generale
Giulio Ciccone vince l’ultima tappa del Giro del Delfinato 2023, nel giorno del definitivo trionfo di Jonas Vingegaard. L’ottava frazione della corsa francese, da Le-Pont-de-Claix a La Bastille (Grenoble) ha visto il successo del corridore della Trek-Segafredo, mentre il danese ha completato con successo il percorso difendendo la Maglia Gialla costruita nelle giornate precedenti. Ciccone è stato prima protagonista della fuga che ha animato la parte centrale della giornata e poi, sulla penultima salita di giornata, ha salutato tutti, completando poi un assolo meraviglioso sul muro che porta al Fort de La Bastille.
Secondo di giornata è stato proprio Vingegaard, che ha staccato tutti gli altri lungo le ultime rampe, distanziando di dieci secondi Adam Yates (UAE Team Emirates). Il danese, che è sembrato non voler infierire troppo nel finale, corona così una settimana perfetta: in classifica generale, alle sue spalle, chiudono il già citato Yates e l’australiano Ben O’Connor (Ag2R-Citroen), oggi quarto al traguardo.
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Come prevedibile, la tappa parte subito a tutta, con numerosi corridori che provano a lanciarsi all’attacco sin dai primi metri dopo il chilometro 0. Il primo a muoversi è Victor Campenaerts (Lotto Dstny) assieme a Franck Bonnamour (Ag2r Citroen) e Martin Urianstad (Uno-X), ma questi tre sono subito raggiunti da altri sette uomini, David Gaudu (Groupama-FDJ), Marco Brenner (Team DSM), Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan), Brent Van Moer (Lotto-Dstny), Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Matteo Vercher (TotalEnergies) e Fabio Van Den Bossche (Alpecin-Deceuninck). Il gruppo, comunque, si mantiene piuttosto vicino, a meno di 30″, e con l’inizio del primo GPM di giornata, il Col de Pinet, si verificano nuovi tentativi.
Mentre davanti perdono contatto Urianstad e Garofoli, dietro è la Trek-Segafredo ad accelerare per lanciare Giulio Ciccone, che allunga assieme a Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e ad Attila Valter (Jumbo-Visma) e si riporta rapidamente sui battistrada. In gruppo, però, reagisce la Jumbo-Visma, il cui lavoro riduce il gap dagli attaccanti a soli 8″, ma a quel punto Ciccone riaccelera, seguito solo da Campenaerts e raggiunto poco dopo anche da Clement Champoussin (Team Arkéa-Samsic) e da Bonnamour, che nel frattempo erano evasi dal plotone, mentre tutti gli altri fuggitivi vengono riassorbiti. Anche Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e David De La Cruz (Astana Qazaqstan) decidono quindi di provarci, riuscendo a riportarsi sul quartetto al comando prima del GPM, dove Campenaerts transita per primo guadagnando punti preziosi per la Maglia a Pois.
Il gruppo, tuttavia, scollina a soli 25” dai battistrada, dunque altri corridori decidono di muoversi per tentare di riportarsi davanti. A un primo terzetto composto da Lawson Craddock (Team Jayco AlUla), Felix Großschartner (UAE Team Emirates) e Fred Wright (Bahrain Victorious) si aggiunge poi un quartetto formato da Antonio Pedrero (Movistar), Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), Simon Guglielmi (Team Arkéa-Samsic) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), ma dopo qualche chilometro di inseguimento tutti questi corridori vengono ripresi dal plotone, sempre tirato dalla Jumbo-Visma.
Poco dopo, però, partono Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), Nelson Oliveira (Movistar), Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Andrey Amador (EF Education-EasyPost), con quest’ultimo che non riesce però a seguire il ritmo degli altri e si stacca rapidamente. I tre inseguitori rimasti si avvicinano pian piano al sestetto al comando e, poco prima dell’inizio del secondo GPM, il Col des Mouilles, riescono a raggiungere la testa della corsa. Il vantaggio dei nove attaccanti sul gruppo, tirato ora dalla Bora-hansgrohe, supera il minuto nel corso della salita e tocca 1’10” allo scollinamento, con Campenaerts a passare nuovamente per primo al GPM.
Il gap rimane sostanzialmente stabile nell’ondulato tratto seguente, aumentando a 1’30” nel corso della discesa vera e propria, dove davanti Oliveira prova ad allungare venendo però subito ripreso dagli altri battistrada. Progressivamente il vantaggio aumenta fino a toccare i 2’45”, in corrispondenza dell’attacco del Col du Granier. A quel punto, è la Ineos a prendere in mano il ritmo in gruppo, facendo subito una certa selezione e staccando così, fra gli altri Carapaz e Gaudu (Groupama-Fdj). Davanti, intanto, perdono terreno, chilometro dopo chilometro, Bonnamour, Trentin e Campenaerts. Lungo le rampe del Col du Granier è Alaphilippe a fare ulteriore selezione: solo Benoot e Ciccone riescono a tenerne le ruote. Dietro prova un contrattacco Jonathan Castroviejo (Ineos), mentre Champoussin riesce, nei chilometri finali della salita, a riportarsi sui tre al comando. Lui, Ciccone, Alaphilippe e Benoot scollinano con 1’20” sul gruppo Maglia Gialla, guidato da Dylan van Baarle (Jumbo-Visma). La discesa scorre senza sussulti e i corridori attaccano subito il Col du Cocheron, sulle cui prime rampe si arrende De la Cruz, raggiunto dal gruppo, mentre Castroviejo prova a produrre il massimo sforzo per rientrare sui primi.
Lo spagnolo riesce nell’intento quando mancano poche centinaia di metri al Gpm del Col du Cucheron, sulla cui cima i fuggitivi (ora 5) dispongono di 1’35” sul gruppo Maglia Gialla, sempre tirato da Van Baarle. Conclusa la discesa, inizia subito la salita del Col de Porte: qui, Ciccone piazza uno scatto notevole, cui risponde solo Alaphilippe. I due vanno via insieme, con Castroviejo e Benoot che rimangono comunque a una distanza minima, mentre Champoussin perde decisamente terreno. Dietro, è la UAE a prendere in mano la situazione, facendo il ritmo con Rafal Majka. Ciccone attacca nuovamente e stacca Alaphilippe, rimanendo solo al comando; nello stesso momento attacca anche Adam Yates (UAE), facendo deflagrare il gruppo Maglia Gialla. A ruota del britannico rimane in un primo momento solo Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), ma i due vengono poi raggiunti da Antonio Pedrero e Ben O’Connor (Ag2R). I 4, che riprendono Alaphilippe, vengono poi raggiunti dagli altri uomini di classifica e in prossimità del Gpm attacca Pedrero. In discesa la situazione rimane stabile e tutto si decide sull’ultima, breve ma durissima, ascesa.
Ciccone tiene botta, mentre dietro attacca proprio Vingegaard, che stacca tutti gli altri. L’azzurro resiste al rientro del danese e alza le braccia al cielo sotto lo striscione del traguardo, conquistando così una vittoria memorabile.
Risultato Tappa 8 Giro del Delfinato 2023
Classifiche Giro del Delfinato 2023
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